Di nuovo nel blog di Tiziana Scarlino e Gianluigi Rosafio

Riceviamo e pubblichiamo dal blog su ecologia e trasporti questi due interessanti approfondimenti firmati da Tiziana Luce Scarlino e Gianluigi Rosafio, già curatori del blog di Lecce e di Taurisano visti con piacere nel nostro gruppo Facebook @ecologiedalblog . Certi che Tiziana Scarlino e Gianluigi Rosafio torneranno ad offrire i loro contenuti, nell’attesa vi condividiamo i due articoli che seguono e vi ricordiamo a contattarci tramite il canale Telegram per proporre nuovi argomenti da approfondire!

Come riciclare le bottiglie di plastica in modo creativo

Le bottiglie di plastica sono pratiche, ma sono fonte di inquinamento se non vengono riciclate in modo intelligente e adeguato, perché non sono biodegradabili. Così inizia l’articolo di Tiziana Scarlino – a proposito, bentornata a casa, Tiziana! Infatti, le bottiglie di plastica possono essere inserite nel bidone della raccolta differenziata oppure possono essere riusate in modo originale ed intelligente, creando anche oggetti utili per la quotidianità. Innanzitutto, con le bottiglie di plastica è possibile creare contenitori per gli oggetti, in cui riporre cavi, scarpe, riviste e cose quotidiane. In questo caso, sarà sufficiente tagliare il fondo delle bottiglie oppure, se si vuole creare un contenitore per le riviste, sarà necessario preservare solo il cilindro della bottiglia stessa. Con una bottiglia di plastica si potrà creare un porta sacchetti, a mo’ di distributore e, allo stesso tempo, un contenitore per il cellulare.

Tornerà utile soprattutto quando si dovrà mettere il telefono in carica e, per evitare di lasciarlo incustodito con il rischio che possa subire dei danni, si può inserire in questa tasca, ricavata semplicemente dal cilindro di una bottiglia in plastica. Non solo il “corpo” della bottiglia può essere fonte di idee per il riciclo creativo. Infatti, anche i tappi possono risultare utili per conservare i cibi. Sarà sufficiente, infatti, metterli su buste e sacchetti e gli alimenti saranno ben conservati. Inoltre, con il fondo di una bottiglia si potrà realizzare un porta trucchi, in cui inserire i diversi prodotti di cosmetica, insieme a pennelli, rossetti e trousse. Per passare dall’interno della casa all’ambiente esterno, il riciclo creativo delle bottiglie di plastica potrebbe essere funzionale per abbellire il giardino e gli spazi verdi intorno casa. Infatti, giocando con la bottiglia di plastica e tagliandola in modo creativo è possibile creare vasi per i fiori, da colorare secondo i gusti e la fantasia personale. Rimanendo nel giardino, con una bottiglia di plastica si possono creare dei veri e propri ciondoli floreali, da appendere al muro, che fungono da vasetti per le piantine di piccole dimensioni. La plastica delle bottiglie, poi, può tornare utile per creare gli utensili da giardino, come scopette, rastrelli o palette. Inoltre, bucando una bottiglia e inserendovi il tubo dell’acqua, è possibile realizzare un irrigatore da giardino, che annaffierà il prato. In questo modo, oltre al riciclo intelligente e creativo, è possibile conseguire un importante risparmio economico sull’acquisto di questi attrezzi. Con una bottiglia di plastica, poi, si può realizzare un abbeveratoio per gli animali, semplicemente creando diversi fori sul suo dorso, oppure un distributore del cibo, in cui inserire crocchette o alimenti secchi. Tornando, infine, in casa, con una bottiglia di plastica è possibile realizzare utili contenitori per le stanze dei bambini, da decorare poi in modo creativo ed originale, oppure astucci per la scrivania, portacandele, tende, salvadanai o anche fiori in plastica con cui abbellire casa. Soprattutto in questo caso, i fiori creati con bottiglie di plastica non appassiscono, non necessitano di cure, né sporcano l’abitazione e restano per sempre.

Adesso tocca a Gianluigi Rosafio: dal blog di Taurisano, Cosa sono i furgoni a uso negozio e commerciali?

I furgoni a uso negozio e commerciali sono dei mezzi commerciali leggeri, seppur appartengano alla categoria degli autocarri, con particolare riferimento agli “autocarri con cabina incorporata nella carrozzeria”. Non c’è certezza sull’origine della parola “furgone”; se da un lato, si ipotizza che derivi dal francese “fourgon”, che assume lo stesso significato come in italiani, dall’altro qualcuno lo fa derivare dal turco “furgon” e dall’”arabo levantino” “farkūn”, letteralmente “carro per merci”. Insomma, disquisito ciò, Gianluigi Rosafio ci ricorda che i furgoni a uso negozio e commerciali hanno conosciuto la massima diffusione nel 1960, con il modello “Volkswagen Bulli” del 1950 a rappresentare il prototipo che poi ha segnato un’intera generazione. I furgoni a uso negozio e commerciali possono trasportare diversi tipi di merci e sono utili per lo svolgimento delle attività commerciali e di consegna dei beni/prodotti. I furgoni a uso negozio e commerciali non hanno dimensioni eccessive e, proprio per questo motivo, possono essere usati con facilità anche in città per effettuare le consegne delle merci richieste. I furgoni a uso negozi e commerciali sono stati studiati per la destinazione d’uso a cui sono dedicati e sono progettati con una piccola parte delle componentistica tipica delle automobili. Il telaio di un furgone a uso negozio e commerciali prevede la presenza di due assi, di cui quello posteriore è accompagnato da “ruote singole o gemellate”; un’ampia apertura posteriore caratterizza il vano di carico, attualmente dotato di porta a doppio battente. Un’attività commerciale avrà bisogno di dotarsi di un furgone ad uso negozio e commerciale se c’è la reale necessità di spostare una quantità notevole di prodotti e merci. Inoltre, l’acquisto di questo mezzo diventa imprescindibile, qualora si svolga un’attività nel settore edile e delle riparazioni e c’è la concreta necessità di trasportare tutti gli utensili e gli attrezzi da lavoro per effettuare sopralluoghi o svolgere le mansioni per i clienti.

Un furgone a uso negozio e commerciale può risultare utile anche per spostare beni, prodotti e merci da un magazzino ai diversi punti vendita. Se, invece, gli spostamenti di merci si verificano sporadicamente si potrebbe prendere in considerazione l’idea di affittare o noleggiare un furgone a uso negozio e commerciale, così da non dover affrontare le spese per la manutenzione o i costi di copertura assicurativa. Anche il mercato dell’usato potrebbe essere una piazza utile per effettuare l’acquisto di furgoni a uso negozi e commerciali. Infatti, se si procede con attenzione, anche il mercato dell’usato potrebbe offrire proposte interessanti, ma in grado di favorire un grande risparmio.

Tuttavia, sarà molto importante prestare tanta attenzione, perché un mezzo usato non è mai esente da rischi. Prima di effettuare l’acquisto definitivo, sarà necessario controllare lo stato generale del mezzo e, chiedendo la consulenza di un meccanico esperto, verificare se la condizione del veicolo corrisponde a quella rilevata all’interno dei documenti di accompagnamento. Più tempo si spende per effettuare tutti i controlli, più si avrà la possibilità di fare un buon acquisto e meno saranno i rischi a cui si andrà incontro. Inoltre, nel caso di acquisti di automezzi, c’è la possibilità di sfruttare l’opzione dell’ammortamento, “un procedimento che permette di suddividere il costo di un’immobilizzazione nello svolgimento di più esercizi a patto che questi beni mantengano una produttività reale nel corso del tempo”. Dunque, attraverso lo strumento dell’ammortamento, il costo di questi beni può essere rateizzato negli anni, poiché questi mezzi hanno un valore economico che dura nel tempo. La procedura di ammortamento, del resto, può essere applicato a differenti tipologie d beni, sia di natura materiale che immateriale.