Giuramento di Ippocrate: che valore ha?

L’oggetto della nostra guida di oggi è un argomento decisamente peculiare e che interessa tutti coloro che, per un motivo o per un altro, manifestano interesse nei confronti della Professione medica. Tratteremo, infatti, del Giuramento di Ippocrate, ma andiamo per gradi. Quando si parla della Professione medica e, in generale, di tutto ciò che interessa questo mondo, si fa inevitabilmente riferimento ad un paradigma di complessa analisi che si caratterizza per la presenza di numerose sfaccettature.

Chi decide di intraprendere un percorso all’interno del mondo della medicina, dunque, deve tenere conto di tutti gli oneri e della dedizione necessaria per poter conseguire risultati ottimali ed eccellere nella propria professione. È doveroso premettere che durante la loro carriera i medici sono tenuti a rispettare svariati obblighi morali e legali e in questo senso occorre ricordare quello dei corsi di aggiornamento ecm per le professioni sanitarie – frequentabili anche da remoto per mezzo di ebook accreditati come quelli di ebookecm.it – che permettono loro di restare al corrente delle novità in ambito sanitario e medico.

Ritornando a noi, è importante effettuare le dovute precisazioni e mettere a disposizione dei lettori le giuste nozioni relative al celeberrimo Giuramento di Ippocrate, ovvero il Giuramento Professionale a cui ci si sottopone prima di intraprendere la professione medica. Si tratta di una procedura solenne e importante che definisce l’etica del lavoro di un medico. Scopriremo, dunque, nelle prossime righe, tutto ciò che c’è da sapere sul Giuramento di Ippocrate e sul suo valore, oltre ai motivi che spingono i medici a giurare a tutt’oggi.

Giuramento di Ippocrate: qual è il suo valore? Perché si giura ancora oggi?

Al giorno d’oggi si parla spesso dell’assenza di giuramenti nelle pratiche sociali più disparate. A differenza del passato, infatti, ad oggi sono davvero poche e circoscritte le situazioni in cui occorre giurare solennemente. I tempi moderni hanno assistito a questa sorta di rivoluzione nel concepimento e nella percezione di determinati e importanti rituali sociali. Un tempo, del resto, il vincolo del giuramento rappresentava un vero e proprio dispositivo legislativo, com’è rappresentato nello stesso diritto romano, dove vengono citati gli sponsali che rappresentavano quasi un contratto ufficiale tra due persone.

Tutto questo è stato, sicuramente, sfavorito dall’introduzione delle norme, con le quali si ottempera agli obblighi sociali. Ciò nonostante, il giuramento è permasto in alcune circostanze particolarmente delicate, poiché le categorie che lo effettuano sono votate a ideali assoluti. Ecco perché i ministri giurano fedeltà alla Repubblica, i soldati alla Patria e i magistrati alla Legge, così come chi si iscrive agli Ordini Sanitari, per cui il giuramento rappresenta un’assunzione inoppugnabile di responsabilità nei confronti dei principi Deontologici fondanti la professione stessa e con cui rapportarsi ai pazienti.

Come avviene oggi il Giuramento di Ippocrate?

Come già precedentemente accennato, il Giuramento di Ippocrate assume tratti molto solenni. Dai risultati che emergono dalle osservazioni dei professionisti, quest’ultimo coincide molto spesso con il momento della Laurea. Il Giuramento di Ippocrate viene attribuito al Padre della Medicina, storicamente, a partire dal I Secolo d.C., a 500 anni di distanza dalla morte di Ippocrate stesso.

Il Giuramento cavalca i principi del Cristianesimo e, di fatto, contiene diverse affermazioni che andrebbero contro gli attuali principi della Medicina e che, talvolta, tendono a scontrarsi con la stessa etica ippocratica. Non bisognerebbe neppure giurare in sede di Laurea, come affermato da molti studiosi della materia, siccome le promesse andrebbero fatte in concomitanza con l’accesso all’esercizio della Professione e, di conseguenza, nel momento in cui ci si iscrive all’Ordine. Attualmente, la soluzione più idonea e coerente per la Medicina moderna è il giuramento della FNOMCeO, rivisitato nel 2007 e utilizzato al momento dell’iscrizione all’Albo.