I migliori tè aromatizzati: dalla tradizione agli effetti benefici per corpo e mente

Con la crescente popolarità che il tè ha assunto anche in Paesi diversi dalla Cina e che, diversamente dalla Cina, non avevano già una lunga tradizione o una vera cultura del tè, grande è stato soprattutto il successo dei cosiddetti tè aromatizzati. Tè alla pesca, tè al limone, tè ai frutti rossi ma, anche, tè floreali o tè speziati si trovano ormai facilmente commercializzati sia in bustina e pronti da gustare e sia in miscela da mettere in infusione. Oggi sono considerati un’alternativa gustosa, divertente e anche cromaticamente interessante al solito tè, ma un tempo i tè blended erano per lo più tè di seconda scelta: fiori, oli essenziali, frutta secca o essiccata servivano, infatti, a camuffare il sapore non perfetto e non perfettamente gradevole di alcune partite mal riuscite di tè.

Tutto quello che c’è da sapere sui tè aromatizzati: origini e proprietà

Certo, nella categoria tè aromatizzati rientrano anche tè come l’Earl Grey, il tè Chai o il Jasmine Tea che sono bevande simbolo di intere culture o tradizioni e che non si può dire certo pecchino in qualità. Il primo, il tè Earl Grey, è un tè nero (in genere della varietà Ceylon, ma per delle versioni più raffinate si possono utilizzare anche foglie di tè Darjeeling) aromatizzato al bergamotto, da sempre bevuto dagli inglesi all’ora del tè e simbolo della grandezza coloniale della nazione: già il nome, tra l’altro, è quello di un celebre Primo Ministro inglese di metà Ottocento. Tipico dell’India, il tè Chai è forse il più speziato tra i tè aromatizzati: a una base di tè nero vengono aggiunte, infatti, spezie come zenzero, cardamomo, pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano. Di Masala Chai esistono, in realtà, innumerevoli ricette, dal momento che a seconda della zona dell’India in cui ci si trova si può aromatizzare il tè anche con scorze di arancia e limone, per esempio, ma non di rado anche con latte e zucchero o rum. Se oggi è facile acquistare Tè al Gelsomino di ottima qualità anche online e su siti specializzati come Moontea, la storia del Jasmine Tea inizia invece in Cina con la dinastia dei Ming e, cioè, già tra il 1300 e il 1600: questa dinastia di imperatori aveva, infatti, una forte passione per le fioriture, come dimostrano tra l’altro stoffe, dipinti e altri manufatti di diverso genere dell’epoca, e fu la prima a sperimentare tè aromatizzati con l’aggiunta di fiori e infiorescenze di magnolia o gelsomino, appunto. Oggi insomma il tè al gelsomino, proveniente soprattutto da regioni come il Fujian, rappresenta una buona percentuale di quelle due milioni di tonnellate di tè prodotto in Cina e destinato a consumo interno ed esportazione. Apprezzato soprattutto per la sua dolcezza e per il delicato sentore floreale, il Jasmine Tea è adatto a ogni momento della giornata, va preparato utilizzando acqua non bollente ma a una temperatura massima di 70° o 80° per evitare di rovinare la miscela e ha tutti i benefici (dal potere rilassante a quello di attivare il metabolismo, eccetera) del tè verde.

Parte del successo dei tè aromatizzati deriva, del resto, proprio dalle numerose proprietà benefiche che ne vengono vantate. Ci sono tè speziati venduti come veri e propri toccasana per il sistema immunitario o contro il senso di stanchezza e di fatica cronica e tè agli agrumi di cui si vanta soprattutto il potere digestivo. Di certo c’è che, ai benefici per il corpo e per la mente del tè che la medicina tradizionale cinese vanta da secoli, i tè aromatizzati aggiungono le proprietà benefiche di spezie, oli essenziali e fiori e infiorescenze che erboristeria e medicina naturale sfruttano da tempo. Per sfruttarle davvero, però, ci si dovrebbe accertare che si tratti di veri tè aromatizzati e non di semplici tè profumati.